Ho appena finito di leggere Novelle Artigiane di Vincenzo.
Qualche precisazione prima di tutto: la prima foto riguarda la quarta di copertina che dice molto di quello che si può trovare nel libro ma non assolutamente tutto; la secondo foto rappresenta la mano di mio fratello che lui agita come la pala di un mulino a vento quando parla delle cose che ama fare come, ad esempio, scrivere.
In questo libro si trova un po’ del Don Chisciotte di Cervantes, un po’ del Melquiades di Gabriel García Lorca, realtà che si intreccia alla fantasia rendendola possibile.
Un libro che scorre veloce e piacevole e che a tratti fa ridere, sorridere, piangere.
Molti dei personaggi che ne alimentano la trama sono ispirati a persone realmente esistite come gran parte degli aneddoti che vengono raccontati.
Mi sono emozionata come non accadeva da tempo leggendo un libro.
Che l’autore si chiami Moretti come me in questo caso è veramente marginale.
Grazie fratello per avermi fatto rivivere il futuro.
Ti amo.