Novelle Artigiane

La mail di Giuseppe Agostinacchio

Ciao Vincenzo, ero presente alla presentazione a Bari delle tue Novelle Artigiane e anche a cena siamo stati a chiacchierare.
Due appunti negativi: 1. la presentazione non era consona al valore del LIBRO; 2. hai parlato troppo di te e poco del LIBRO.
Già, il LIBRO. Sai perché l’ho acquistato? Perché mio padre somigliava a mastro Giuseppe e mi ha insegnato tutto quello che sapeva fare e a farlo bene.
Ho fatto di tutto, muratore, elettricista, carrozziere, meccanico, ho frequentato botteghe di mastri forgiatori e altro per puro piacere di farlo non perché ne avessi bisogno. E questo, purtroppo, capita a pochi fortunati.
Io lo sono stato doppiamente avendo acquistato il tuo libro.
Tutta questa premessa per dire che non mi sembrava vero, leggendolo, che si potesse scrivere un libro che ti parlasse in questo modo. Sono di gusti difficilissimi, forse perché mi sono avvicinato alla lettura da circa 6 anni, ma questo mi ha lasciato senza parole. Leggo soprattutto in barca circa 20 libri nei 4 mesi estivi.
Lo consiglierò a quante più persone potrò, sinceramente per arricchire loro, ma tu devi trovare il modo di farlo arrivare a più giovani possibile.
Non condivido la scelta di non avere un editore nazionale alle spalle perché il LIBRO MERITA la massima diffusione con partecipazione a fiere e premi. Secondo me un tale tesoro non può essere riservato a pochi e/o a chi lo acquista per caso. Con sincera gratitudine.
Giuseppe

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